«Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L’opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso».
Marcel Proust, Alla ricerca del tempo perduto – Il tempo ritrovato
Un libro è una miniera da esplorare in infiniti modi: sotto la lente speciale della libroterapia, i suoi contenuti diventano tracce che conducono a noi e alla nostra identità.
Trame e personaggi si trasformano in potenti inneschi di riflessioni creative sul nostro mondo, sui significati da dare alla nostra storia e alle nostre relazioni; mettono in luce alternative che forse non avremmo mai scoperto.
Attraverso la libroterapia, attingiamo dunque alla forza della nostra consapevolezza, per attivare cambiamenti nella nostra vita.
Come funziona la libroterapia?
Usando il gioco delle identificazioni con i personaggi (anche antipatie e fastidi, vi assicuro, sono molto fertili!) la libroterapia svela aspetti importanti di noi in maniera non invasiva.
Parlando di quello che ci piace o non ci piace di una storia che abbiamo letto, di ciò che avremmo o non avremmo fatto nei panni di un certo personaggio, parliamo di noi come siamo o potremmo o vorremmo essere. Senza paura e in maniera più libera.
Con la libroterapia esploriamo possibilità diverse senza rischiare nulla, un po’ come fanno i bambini che, giocando, imparano a vivere.
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I libroterapeuti in letteratura
A testimoniare il crescente fascino della libroterapia, sono di recente comparsi dei libroterapeuti persino tra i personaggi letterari. Una chicca per vedere questo metodo “in azione” è seguire il malinconico e fascinoso libroterapeuta Vince Corso – e le sue indagini [...]
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Il mio nome anagrafico è Maria Teresa Multari e sono iscritta all’Ordine degli Psicologi del Lazio con il N. 5347